Nelle cose esiste un lato bello e un lato selvaggio. Come nelle coperte a uncinetto che Arc e Daffy lavoravano con nonna Keith. Un lato ordinato, morbido, dai disegni perfetti. Se si volta la coperta, però, si vedono i nodi e i garbugli dei fili. Quello è il lato selvaggio, che può essere sistemato, accomodato, ma la cui natura selvaggia non può essere dimenticata. Arc lo sa bene. È abituata a riannodare i fili per trasformare il lato selvaggio in bello. Di questo mondo ai confini parla Sul lato selvaggio, romanzo di Tiffany McDaniel, pubblicato in anteprima in Italia da Atlantide edizioni.
Tiffany McDaniel è una scrittrice e poetessa americana, di origine Cherokee. Nei suoi libri fa convergere il proprio vissuto personale, la storia delle donne della sua famiglia, fatti di cronaca realmente accaduti e atmosfere dantesche. Per comporre Sul lato selvaggio ha preso spunto da una serie di sparizioni e omicidi di ragazze, rimasti insoluti, avvenuti a Chillicothe, in Ohio. La protagonista e voce narrante è Arc, una bambina che vive in un contesto estremo e degradante. Infatti, lei e sua sorella Duffy, hanno due genitori tossicodipendenti. Alle loro incapacità supplisce nonna Keith, che cerca di prendersi cura delle nipoti, fornendogli tutto l’amore e le cure che servono a due bambine.
Purtroppo quando Arc e Duffy hanno circa sette anni, nonna Keith muore, investita da un’auto. Da quel momento la spirale inghiottisce le bambine. Il padre è morto di overdose. La madre e la zia si prostituiscono per raccimolare pochi soldi che utilizzano per comprare droga e alcool. In casa loro si vede di tutto: eroina, siringhe, sporcizia, uomini che vanno e che vengo. Uno di loro si trasformerà in un mostro peggiore degli altri. In un ragno che condurrà Arc sulla stessa strada della mamma e della zia, instillando in lei un dolore impossibile da estirpare.
Sul lato selvaggio è un romanzo per anime forti, in grado di affrontare il dolore del mondo. Quanta sofferenza può sopportare un bambina? Arc e quello che le accade mi ha ricordato Jude di Una vita come tante. Una figura tragica, disgraziata (nel senso letterale del termine), commovente. Esiste speranza? Esiste redenzione? Sono queste le domande, senza risposta, che ci lascia il romanzo di Tiffany McDaniel. Con una lingua lirica e poetica, McDaniel ci racconta il lato più selvaggio del mondo.
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