La pandemia di Covid 19 ha cambiato tutto, persino le nostre abitudini in fatto di depilazione. Stando ai dati di vendita di Procter&Gamble, complici lockdown e riaperture a singhiozzo dei centri estetici, nell’ultimo anno, i rasoi dedicati alle donne sono andati a ruba. Secondo la ricerca la percentuale di italiane che li usa si attesta intorno al 40% contro il 92% delle statunitensi, per le quali passare la lametta sotto la doccia è un’abitudine quotidiana, facile e veloce. Invece, le mediorientali, vere perfezioniste della pelle liscia, con un’antica tradizione prediligono i metodi a strappo. Ma, qualunque sia la vostra preferenza, qui di seguito condividiamo con voi i segreti per rendere la vostra depilazione più efficace.
Depilazione con il rasoio o la crema
Il rasoio è senz’altro il più pratico, va bene anche sui peli più folti e ispidi, è ideale per i ritocchi dell’ultimo momento. Occhio però: mai andare di corsa, la lama passata frettolosamente può graffiare o escoriare. Inoltre, cercate di scegliere dei modelli studiati per le esigenze femminili, con la testina flessibile che segue le curve del corpo e le speciali strisce tra le lame che rilasciano sostanze emollienti. Quanto alla crema depilatoria, non è altrettanto veloce, ma eliminando come il rasoio la parte visibile dei peli, lascia la pelle altrettanto liscia. Lo svantaggio di entrambi? La ricrescita è piuttosto rapida: circa 48 ore con il rasoio e 72 ore con la crema depilatoria.
Depilazione con la cera o l’epilatore
Lo strappo alla radice assicura 3-4 settimane di pelle liscia. Però deve essere fatto a regola d’arte, in modo che i peli non si spezzino e quindi ricrescano sotto pelle. Un rischio che aumenta se si usano metodi a freddo, come le strisce già pronte o l’epilatore elettrico. Il vantaggio dei metodi a strappo è che con il tempo i peli si indeboliscono, rendendo via l’operazione meno fastidiosa. Nessuna controindicazione dunque? Non proprio: se sulle gambe ci sono capillari in evidenza, lo strappo, soprattutto a caldo, rende il metodo troppo traumatico. Tutte le zone sono indicate per la ceretta, in teoria, comprese sotto le ascelle. In questa zona ricca di terminazioni nervose, però, lo strappo può essere più doloroso. Inoltre, in alcuni casi, può creare un infiammazione temporanea dei linfonodi, che si percepiscono al tatto come palline dure e dolenti. Niente di pericoloso chiariamoci ma senza dubbio fastidiose. Per quanto riguarda l’epilatore, invece, qualche limite in più c’è: è decisamente sconsigliato nelle zone dove i peli sono folti e spessi perché, a differenza della ceretta, ne strappa pochi alla volta e quindi l’operazione risulta più lunga e dolorosa. Indispensabile: prima dello strappo, se vi è possibile, fate uno scrub o passate il guanto di crine per evitare che i peli crescano sotto pelle. Una doccia calda, prima della ceretta, che dilata i pori e favorisce lo strappo del pelo, aiuta a ridurre il fastidio.
Tipi di ceretta
Non solo a caldo o a freddo: le varietà di ceretta sono tante. Si può scegliere la più adatta al proprio tipo di pelle e alla zona da depilare. Ecco le più usate:
- ceretta Araba: è un impasto di zucchero, miele e limone, tiepido, abbastanza delicato. Si stende e si strappa direttamente, senza l’utilizzo di strisce;
- ceretta Brasiliana: la composizione è simile all’Araba (con zucchero e limone, ma acqua al posto del miele), ma si usa a freddo, quindi è più delicata. Adatta all’inguine;
- ceretta Nera: la texture tra crema e gel è composta da una resina speciale che non aderisce alla pelle. Si applica, si toglie senza strisce e incredibilmente è quasi indolore. Elimina anche i peli corti e sottili. La versione blu, più strong, è perfetta per la depilazione delle sopracciglia.
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