Ormai saprete che ho una grande passione per i thriller dello scrittore francese Franck Thilliez. Un misto di mistero, tensione, paranoia che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina. Romanzi dalla costruzione perfetta, adatti a lettori più coraggiosi. Proprio per questo non posso esimermi dal proporvi l’ultimo uscito in Italia di questo autore, intitolato Vertigine e pubblicato sempre dalla casa editrice Fazi. Rispetto ai libri precedenti, come C’era due volte, Il sogno o Labirinti, qui troviamo un Thilliez più cupo, al limite dell’horror. Proprio per questo mi sono accostata a Vertigine con un po’ di sospetto, e invece ancora una volta lo scrittore francese, in vetta alle classifiche d’oltralpe, mi ha saputo coinvolgere e stupire.
Il protagonista è Jonathan Touvier, cinquantenne, ex alpinista, una moglie malata di leucemia e una figlia ormai grande, che studia lontano da casa. Incontriamo Jonathan in una caverna, dove l’uomo si risveglia all’improvviso, incatenato e con dei vestiti che non gli appartengono addosso. Insieme a lui altri due uomini. Farid, incatenato come lui, e Michel libero di muoversi ma col volto imprigionato in una terribile maschera di ferro, che esploderà se tenterà di allontanarsi da suoi compagni.
Sulle rispettive schiene hanno cuciti tre biglietti che recitano tre domande: chi sarà il ladro?, chi sarà il bugiardo?, chi sarà l’omicida?. Qualcuno sta giocando con loro e ha costruito una ragnatela intricata e letale. Di chi si tratta? Di un sadico maniaco o di qualcuno che li odia profondamente? Non hanno molto tempo per rispondere alle domande e risolvere l’enigma, la vita al buio, senza cibo e acqua, è legata a un filo. Saranno disposti a scavare nel proprio passato e ad ammettere azioni terribili? Oppure preferiranno tacere e morire?
Thilliez è un gran narratore e in Vertigine lo dimostra ancora una volta, costruendo un romanzo che si svolge in un tempo e in un luogo limitatissimi. Tre uomini e una caverna sono gli ingredienti di questo libro dal ritmo incalzante. Un thriller psicologico, al limite del delirio, con alcune scene splatter adatte agli animi meno sensibili. Un finale a sorpresa, che vi lascerà a bocca aperta.
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