Percorrere la Route 66 è un sogno di molti. Conoscere l’America vera, fatta di asfalto, motel e fast-food. Da Chicago a Santa Monica, da est a ovest, attraversando l’Illinois, il Missouri, il Texas, il Nuovo Mexico e molti altri stati del sud, dove il calendario sembra essersi fermato intorno agli anni Sessanta. In macchina o in moto, alcuni temerari addirittura in autostop, si tratta del viaggio per antonomasia, raccontato in diversi romanzi, fra cui spicca In viaggio contromano di Michael Zadoorian, pubblicato in Italia da Marcos y Marcos.
Molti prima di lui hanno descritto le avventure sulla Route 66 di giovani scappati di casa, donne in fuga da mariti violenti e alcoolisti, ladruncoli e ladruncole, ma nessuno è mai arrivato ad immaginare tanto: due ultraottantenni, malato di alzheimer lui e di cancro lei, che decidono di mettersi al volante di un vecchio camper per raggiungere Disneyland.
Ella e John hanno trascorso la vita insieme, sono genitori di due figli grandi e nonni di svariati nipoti, si sono amati molto e vedono ormai avvicinarsi la fine. Perché aspettarla seduti in poltrona o nel letto di un ospedale? Quindi, contro il parere dei medici e dei figli, che li considerano ormai definitivamente fuori di senno, decidono di rimettere in strada il Leisure Seeker con cui avevano viaggiato in gioventù e di lanciarsi in questa “follia”, fatta di cocktail vietati, hamburger, diapositive e una tenerezza infinita.
Michael Zadoorian, con una scrittura schietta e reale, ci ha regalato un romanzo che è un inno alla vita e all’amore. Alcuni hanno criticato In viaggio contromano, leggendovi troppa tristezza e un’eccessiva presenza della morte, ma secondo me è esattamente il contrario, perché solo chi ama veramente la vita e la libertà non può accettare di farsi mettere il guinzaglio da dottori troppo scrupolosi o da figli troppo apprensivi.
Un libro da leggere e da regalare, che fa ridere e piangere. Un libro da cui Paolo Virzì ha tratto un film che uscirà nelle sale italiane a partire dal 4 gennaio 2018, e di cui è già disponibile una breve clip in rete. Chissà se il regista è riuscito a rappresentare la forza di Ella e l’amore di John? Ne riparleremo a gennaio!
Image source: cineblog.it, ibs.it