Vitamine di beauty
è il manuale che tutti gli amanti di skincare e make-up meritano di avere tra le mani. L’autrice è Giulia Sinesi, beauty expert classe 1992, da oltre dieci anni attiva nel settore. Al termine dell’accademia di make-up, inizia la sua carriera lavorativa con un’esperienza nel retail, prima come make-up artist e successivamente nella formazione del personale. Passa poi all’ambito della Ricerca & Sviluppo, continuando in parallelo l’attività da freelancer. Questo background ha reso di Giulia Sinesi una delle voci più influenti del mondo del make-up, con un fortissimo impatto digitale grazie ad un profilo Instagram seguito da oltre 125mila utenti.
Vitamine di Beauty, edito da De Agostini e corredato dagli scatti di Valentina De Meo, è senza dubbio il frutto di questo poliedrico percorso e della “testardaggine” di Giulia nel voler scrivere un libro completamente orientato verso le esigenze del lettore, che può essere tanto un professionista del settore, quanto un teenager che inizia a scoprire i trucchi. Ci troviamo davanti ad un testo utile e concreto, leggero ma approfondito, che non vuole imporsi come un manuale di beauty ma, al contrario, vuole condividere nozioni fruibili così da permettere al consumatore di ragionare e porsi delle domande. L’unica regola è imparare ad ascoltarsi, al di là di qualsiasi trend settoriale. Il libro è diviso in due macro-categorie: skincare e make-up. Questa duplice scelta vuole essere un invito a stare bene innanzitutto nella propria pelle (letteralmente!) e considerare quindi il trucco come un valore aggiunto, non una bacchetta magica in grado di sistemare eventuali imperfezioni di base. Ogni sezione viene approfondita e spiegata anche attraverso aneddoti della vita di Giulia Sinesi, che rendono la lettura ancora più concreta. Le spiegazioni sono motivate, i termini tecnici sono esplicati, nulla è lasciato al caso. Proprio questa completezza di informazioni, costantemente ripetuta senza essere però ridondante, permette una lettura anche a capitoli singoli, in base all’interesse del lettore.
Nessuno meglio di Giulia Sinesi potrebbe toglierci qualche curiosità su questo libro. Riusciamo ad intervistarla a pochi giorni dal lancio, e dalla sua voce traspare l’emozione di chi sa di averci messo tutto il proprio impegno. Eventuali critiche non la spaventano, ma attende con ansia il confronto con il pubblico.
- Ciao Giulia, ci racconti come si è sviluppato il percorso editoriale a fianco di De Agostini?
È stato un percorso che è andato costruendosi da solo. Nel settembre 2019 sono stata contattata dal team di De Agostini con cui avrei lavorato, un gruppo composto principalmente da donne. Era tempo che nessuno scriveva un libro sul make-up, ed il mio profilo sembrava il più adatto per affrontare questa sfida. Sono stata fortunata perché mi hanno lasciato la libertà di decidere come strutturare il libro; da qui è nato una sorta di “manuale” che vuole essere una chiacchierata fra persone che hanno voglia di parlare del mondo beauty. Le informazioni sono tante, ma ho cercato di veicolarle nel modo più semplice e leggero possibile affinché siano comprensibili e facciano venire voglia di prendersi cura di sé senza che diventi un’imposizione. La stesura dell’indice è stata molto fluida. Il mio obiettivo è quello di far ragionare le persone: essendo un libro per tutti diventa difficile dare dei consigli ad hoc, quindi voglio che ogni persona riesca a trarre dei benefici personali.
- Il tuo libro è destinato a persone con diversi gradi di conoscenza del mondo beauty. Qual è stato il “segreto” per scrivere un libro così trasversale?
I discorsi sono esauriti dalla A alla Z nel modo più semplice possibile, e c’è tanta della mia esperienza fra queste pagine, frutto dei ruoli che ho ricoperto. Ho incontrato persone comuni alla ricerca di un semplice fondotinta, ma mi sono anche occupata di sviluppo prodotto. Per questo ho voluto affrontare ogni sfaccettatura del mondo beauty. Le informazioni vogliono essere utili a tutti, dalla cliente che vuole acquistare un prodotto in store, al professionista che ha bisogno di alcune linee guida, soprattutto se è agli inizi. Sempre a loro spero sia utile anche la parte di skincare; io stessa, in varie fasi della mia vita, sono stata più focalizzata sulla sfera make-up, quindi penso che questo libro possa servire a tanti professionisti che non hanno avuto occasioni, per esperienze personali, di approfondire tanto l’ambito skincare.
- Ci sono degli argomenti che ti sei trovata a descrivere in maniera più approfondita rispetto a quanto avresti fatto qualche anno fa?
Indubbiamente la cura della pelle. Quando ho iniziato come truccatrice ci si focalizzava tanto sull’effetto finale e meno su come arrivare a quell’effetto. Va detto che dieci anni fa era davvero complesso trovare determinate nozioni, mentre al giorno d’oggi, soprattutto grazie ai social che veicolano le informazioni, i clienti iniziano a capire che la pelle ha delle esigenze. Se mi presento ad un make-up artist ho la pretesa che mi applichi prodotti coerenti con le mie necessità cutanee. Anche la base è uno di quegli argomenti che oggi viene analizzato di più, essendo decisamente più strutturata rispetto ad un tempo.
- Come hai accennato, il mondo digitale offre tantissimi contenuti beauty, in particolare YouTube e Instagram. Come si inserisce il tuo libro in questo contesto?
I social aiutano tanto il mondo beauty, ma spesso si predilige un’informazione veloce e leggera perché sia fruibile. La verità è che un argomento, per essere sviscerato, ha bisogno del giusto tempo; anche io spesso sono in difficolta con queste tempistiche. Scrivendo questo libro ho potuto dare il giusto spazio ai concetti utilizzando il numero di parole necessario per spiegarlo dalla A alla Z. La realtà è che i tempi per raccontare qualcosa si stringono sempre di più, ma non trovo giusto che per rendere un contenuto fruibile lo si spieghi a metà, specialmente quando si parla di cura della pelle, che è un pur sempre un organo e non qualcosa che cambi nel momento in cui non sei più soddisfatto. Certi argomenti hanno per forza bisogno di spazio.
- Su Instagram hai dichiarato che quando De Agostini ti ha contattata per la stesura del libro hai provato un’iniziale sensazione di insicurezza dovuta alla responsabilità di mettere tutto nero su bianco. Ora invece dici che questo libro è stato un’occasione per ritrovarti. Com’è cambiata Giulia Sinesi grazie a questo percorso e quali consapevolezze hai acquisito in questo anno?
Mi sono ritrovata tantissimo. Passando tanto tempo sui social mi faccio influenzare da quello che mi circonda, e mi ero resa conto negli ultimi anni di aver quasi perso il gusto personale per accontentare maggiormente quello che queste persone volevano vedere. C’è stata una fase in cui anche io, nonostante da sempre preferisca basi naturali e delicate, ero arrivata a un punto in cui utilizzavo tantissimi prodotti ad alta coprenza, che funzionavano e creavano un effetto wow, però non mi rappresentavano. Ero diventata molto legata a quello che il mondo dei beauty social proponeva, dalle basi perfette al trucco occhi perfetto… ma non deve essere per forza così. Scrivendo questo libro l’ho capito subito quando, descrivendo gli step del make-up, ho pensato: “Se lo legge una ragazza che va in università, o una signora che sta andando al lavoro, perché le devo dire che questo step va fatto per forza? Non è vero”. Non devo nemmeno più aver paura di dire che uscire di casa anche senza fondotinta non costituisce un problema. Mi sono ritrovata in questo senso, riflettendo sulle persone che avrebbero potuto leggere il libro e a chi potrebbe essere stato utile. Sono fortunata, ho un pubblico molto intelligente e riflessivo, e nel momento in cui sono stata più tranquilla nel raccontare cose maggiormente orientate verso le esigenze “comuni”, gli utenti hanno apprezzato. Adesso sto condividendo contenuti meno di intrattenimento, però più utili.
Ringraziamo Giulia Sinesi e il team di De Agostini per averci permesso di realizzare questa intervista.
Image Source: Valentina De Meo – @giuliasinesi