Chi, come me, è sempre alla ricerca dell’accessorio perfetto, del dettaglio prezioso, di qualcosa di nuovo e originale, magari hand made, adorerà sicuramente i gioielli di Wiro Wire di Irene Boari, giovanissima creatrice di accessori dal gusto vintage, con ispirazioni celtiche e gotiche. Pezzi realizzati con un occhio verso il gusto del passato e un’artigianalità tutta contemporanea, dedicando un’attenzione particolare alle esigenze di ogni donna che desidera indossare qualcosa di unico. L’impronta celtica, tipica irlandese, si ritrova nella stilizzazione, nel gusto per l’equivoco e l’indeterminato, nelle figure geometriche caratterizzate da uno stile ornamentale semplice e rettilineo; il gusto gotico è evidente nell’utilizzo di pietre dure e nelle linee complesse, che rimandano al naturalismo nell’uso delle forme a scopo unicamente ornamentale. Irene aggiunge a queste ispirazioni un pizzico di immaginazione, una manciata di fantasia e tanta tanta passione.
- Irene cosa fai nella vita e come sei arrivata a creare gioielli?
Nella vita sono operaia precaria! Vivo a Ferrara e ho 30 anni. Ho sempre avuto un debole per i gioielli antichi e quelli celtici medievali così mi sono detta perché “non provare a farli da me?” … e così quattro anni fa inizia questa avventura. All’inizio era un passatempo ma piano piano mi sono ritrovata tante richieste, tanto che il mio sta diventando un lavoro a tempo pieno (avercelo il tempo!). - Quali materiali utilizzi e in quale modo li scegli e li accosti?
I materiali che utilizzo sono fili in alluminio anallergico (senza nickel), fili di rame naturale e rame bianco, ma è in progetto anche l’argento! Uso anche pietre semi preziose e bottoni trovati nella scatola della nonna! Tutte le mie creazioni prima vengono disegnate e poi lavorate. Cerco sempre di restare su un tono vintage. Ultimamente mi sto dando al gotico e vittoriano che mi affascinano molto e entrambi. - Ci racconti meglio quale tecnica utilizzi?
La tecnica che utilizzo è il “wire wrapping“, ovvero tradotto letteralmente sarebbe “rame intrecciato”: in pratica questa tecnica permette di lavorare e creare senza bisogno di saldature, utilizzando solo fili di spessore diverso avvolti su stessi o su pietre. - Come approfondisci le tecniche? Frequenti degli workshop o sei autodidatta?
Io sono autodidatta e seguo dei tutorial su internet. Ultimamente ho acquistato anche qualche libro su gioielli antichi che racconta in maniera dettagliata la lavorazione artigianale di questi ultimi. - Punti a far della tua passione un vero e proprio lavoro?
Certo che sì, vorrei un giorno aprire un negozio online ma per ora sono troppo impegnata con il mio lavoro da operaia e non ho il tempo materiale che vorrei dedicare a Wiro Wire. Momentaneamente mi accontento della vendita tramite Facebook e Istagram. - Qual è la parte del tuo lavoro che preferisci?
La parte del mio lavoro che preferisco, anche se sembra assurdo, è la lavorazione stessa del gioiello, la fatica nel crearlo esattamente come l’ho immaginato nella mia testa; quando ci riesco è una soddisfazione enorme! Ogni tanto ho momenti di sconforto, ma poi quando il lavoro prende il via, mi tremano perfino le mani quando arrivo all’ultimo step della creazione. - Seguendoti nel web, ho scoperto che oltre ad essere molto creativa sei anche social: è una scelta, per così dire, “obbligata” per proporre le tue creazioni o ti piace proprio il mondo dei social network?
Oltre al famoso passaparola, credo che il mondo dei social sia un aiuto in più per farsi conoscere e trovare altre persone con la tua stessa passione che ti aiutano a migliorare o per scambiare semplicemente consigli o idee. Ma io ero già social da prima che iniziassi con l’artigianato! - La tua è sicuramente una scelta coraggiosa, nel 2016. Cosa consigli ai giovani come noi che stentano a trovare la propria strada?
Non posso permettermi di dare nessun consiglio. Posso solo dire che non è facile, ci vuole tanto impegno, passione e fiducia in se stessi. Personalmente ho momenti in cui mollerei tutto, ma poi ritrovo la forza per ricominciare. Il mondo dell’artigianato è fatto anche di invidia e gelosia. C’è chi copia il lavoro di altri, chi lo infanga e non puoi mai tutelarti come vorresti. Questi sono alcuni problemi che a volte un artista si trova ad affrontare. - Ho notato che per presentare i tuoi modelli ti avvali di diverse indossatrici e di un fotografo, Nicola Maccagnani.
Ho un fotografo “ufficiale” e come modelle ho scelto delle mie amiche che hanno già esperienza in quel campo, ci tengo a fare i loro nomi perché sono state molte pazienti e carine: Anastasia Makhmudova, Linda Bertocchi e Arianna Rossi. Vorrei anche far conoscere gli scatti del mio amico Nicola, che io personalmente adoro, come me anche lui è autodidatta ma le sue foto sono spettacolari: Nicola Maccagnani MH#70 Photo – Nicola Maccagnani.
Ringraziamo Irene Boari per la cortesia con cui ha risposto alle nostre domande. Lasciamo a voi visionare le meraviglie di Irene visitando i canali social:
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